“Nei vangeli sono i diavoli i primi a riconoscere Cristo, notizia che gli evangelisti non hanno censurato. Una testimonianza più che valida.”

Flannery O’Connor

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«Sapete ciò che vi ho fatto?»

«Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».

Giovanni 13,1-15.

“Gesù, lui, ha perseverato nell’amore fino alla fine, fino ad arrivare, per questo amore, al colmo doloroso che vediamo.
E non solo per coloro che erano già suoi amici, ma per i nemici, per farne degli amici, e non a suo vantaggio, ma per la loro salvezza. ”
San Tommaso Moro

– Obbedire, che brutta parola! Io non obbedisco, io sono libero!

Obbedire: ob-audire, ascoltare davanti, sentire la voce di chi è davanti o sopra.

Se tu ti trovassi perso in un labirinto, cosa ti converrebbe fare?
Obbedire, cioè ascoltare chi vede il labirinto da fuori, lo ha già fatto e conosce la strada giusta.

Per questo conviene obbedire a Gesù.

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– Cristo è il Re dell’universo.

– Sì ma non il padrone, il reggente, Colui che regge l’intero universo.

– Gesù è il principe della pace.

– Sì, nel senso di essere il principio, la causa della pace.

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L’uomo che cammina

Cammina. Senza sosta cammina. Va qui e poi là. Trascorre la propria vita su circa sessanta chilometri di lunghezza, trenta di larghezza. E cammnina. Senza sosta. Si direbbe che il riposo gli è vietato.

Quello che si sa di lui lo si deve ad un libro. Se vessimo un orecchio un po’ più fine, potremmo fare a meno di quel libro e ricevere notizie di lui ascoltando il canto dei granelli di sabbia, sollevati dai sui piedi nudi. Nulla si riprende dal suo passaggio e il suo passaggio non conosce fine.

Incipit de “L’ uomo che cammina”
Bobin Christian

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