«L’uomo è per natura la creatura che termina senza avere, in senso terreno, completato e perfezionato le cose, e questa sua interruzione getta su tutto il suo esserci un’apparenza di inutilità.»

«Dio è la realtà ultima della creatura. In quanto conquistato è cielo, in quanto perduto è inferno, in quanto ci esamina è giudizio, in quanto ci purifica è purgatorio. […] Lo è però così com’è rivolto al mondo, cioè nel suo Figlio Gesù Cristo, che è l’aspetto rivelato di Dio e quindi il compendio delle “ultime cose”.»

Hans Urs von Balthasar
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– E in cosa consisterebbe il paradiso?

– Nel castigo di Dio
– Ehhh !?!
– Castigandoci ci rende nuovamente casti, splendenti.
– E se rifiuto il castigo?
– Il rifiuto di splendere è l’inferno.

Il castigo è la nostra immersione nel fuoco d’Amore infinito di Dio.

Resistere è l’inferno.

«Sapete ciò che vi ho fatto?»

«Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».

Giovanni 13,1-15.

“Gesù, lui, ha perseverato nell’amore fino alla fine, fino ad arrivare, per questo amore, al colmo doloroso che vediamo.
E non solo per coloro che erano già suoi amici, ma per i nemici, per farne degli amici, e non a suo vantaggio, ma per la loro salvezza. ”
San Tommaso Moro